SEGNALETICA
STRADALE
05
SHARED SPACE
LO SPAZIO CONDIVISO
L’Unione Europea nel settore della mobilità sostenibile si muove in direzione di una deregulation. Sta infatti guardando con interesse ad un cambiamento radicale della concezione di mobilità cittadina, finanziando esperimenti di Shared Space, il modello proposto da Hans Monderman, un ingegnere del traffico olandese. Questa nuova concezione di mobilità è stata già sperimentata da varie città europee, le quali hanno adottato o stanno prendendo in considerazione lo Shared Space.
La filosofia dello spazio condiviso, perché di questo si tratta, consiste
nell’abolizione di un gran numero di cartelli stradali, di semafori e perfino
dei marciapiedi: in questo modo automobilisti e pedoni dovranno abituarsi
a condividere lo stesso spazio, e questo costringerebbe chi è al volante a
responsabilizzarsi maggiormente verso ciclisti e persone a piedi.
”Stiamo perdendo la nostra capacità di comportamento responsabile nei confronti della società, a causa delle troppe regole, e quindi sostengo che la soluzione per regolare il traffico sulle strade è insegnare che il pericolo è buona cosa, che l’insicurezza rende più attenti. Perché se non sai esattamente chi ha diritto di circolare quando ci si trova in una strada senza cartelli e strisce, tendi a cercare lo sguardo d’intesa con gli altri utenti della strada, riduci automaticamente la velocità e tendi a prestare più attenzione”.
Qui sotto alcuni esempi di cartelli ad indicare la prossimità di uno spazio condiviso. Sotto a destra il cartello relativo alla zona 30 progettato per il Comune di Arezzo.
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