SEGNALETICA
STRADALE
05
La principale causa degli incidenti è dovuta alla distrazione, cioè dalla spostamento dell’attenzione dalle regole di sicurezza ad altre tematiche ed è evidente che una segnaletica confusa distoglie l’attenzione richiesta da una guida sicura Il grande numero di segnali necessari a regolare la circolazione in un’area metropolitana, inoltre, rende difficile un tempestivo intervento per porre rimedio ai danni arrecati alla segnaletica non solo dall’usura del tempo, ma anche da atti di vandalismo che si fanno sempre più diffusi. Una sorveglianza continua e tempestiva dello stato di una segnaletica così numerosa, peraltro, è praticamente impossibile ad opera delle forze di polizia municipale. L’ultimo Eurotest-Quality Safety Mobility realizzato sotto l’egida della Federazione Internazionale dell’Automobile (FIA) dall’ACI e da altri 17 Automobile Club europei, tra giugno e luglio 2008, su un campione di 16.000 conducenti ha rivelato che «il 61% degli automobilisti considera la sovrabbondanza dei segnali e la loro cattiva collocazione lapiù importante causa di confusione», e ha sottolineato che «sui segnali stradali delle strade europee vengono riportate troppe informazioni, richiedendo a chi guida un eccessivo lavoro di elaborazione, nel momento in cui invece dispongono di ben poco tempo per decidere sul da farsi.» In particolare, rileva il rapporto conclusivo, «La collocazione sbagliata dei segnali di direzione è stata considerata un grave problema specialmente in Italia ed in Spagna, dove oltre il 50% del campione ha condiviso questa posizione», mentre tedeschi ed austriaci hanno invece prevalentemente denunciato l’eccessiva presenza di segnali di direzione. Oltre i due terzi degli intervistati ha dichiarato di sentirsi confuso piuttosto che ben consigliato dalla segnaletica. La proliferazione della segnaletica stradale è la conseguenza del mantenimento del traffico veicolare all’interno di un area ove sono concentrate molteplici funzioni in uno spazio molto compresso e limitato. E’ evidente che l’utopica eliminazione delle auto dal centro storico farebbe scomparire tout court il 70% dei cartelli. Ma ci sono anche soluzioni innovative e sperimentali come la nuova frontiera della mobilità europea si chiama Shared Space. L’abolizione delle regole e dei divieti per responsabilizzare gli utenti della strada che affascina l’Unione Europea che ha deciso di stanziare fondi per nuovi progetti sperimentali sulla scia dei successi conseguiti in Olanda e Germania.
Ridurre il numero dei cartelli
Il progetto muove dalla volontà di ridurre il numero complessivo dei cartelli stradali e prevederne l’eliminazione completa in alcune circostanze. Dove è possibile, occorre sperimentare una segnaletica a terra meno invasiva di quella attuale, oppure prevedere zone del tutto prive di segnaletica perché regolamentate da un sistema di accesso vietato o controllato. Un idea utile all’eliminazione dei cartelli di sosta vietata potrebbe essere il rovesciamento dell’assioma “sosta vietata” con sosta permessa, vietando la sosta in tutto l’area del centro storico salvo le zone indicate.
Il progetto si articola in tre fasi:
1) Riduzione, compatibilmente con le norme stradali, dei cartelli ridondanti, ripetuti o inutili.
2) Sostituzione dei cartelli deteriorati, imbrattati o sbiaditi
3) Riduzione, nei casi previsti dalle norme vigenti in materia, delle dimensione dei cartelli (la velocità dei veicoli all’interno del centro storico è nettamente inferiore di quella fuori del perimetro urbano, quindi la percezione dei cartelli e delle indicazioni è sicuramente maggiore).
4) Spostamento dei cartelli stradali che interferiscono con elementi architettonici di pregio o visuali prospettiche.
5) Riprogettazione dei sostegni sia a muro che a terra e sostituzione con nuovi agganci più funzionali, meno invasivi ed esteticamente più validi.
SCENOGRAFIA URBANA E SOSTENIBILITÀ
informativa cookies
wmldesign