Il sistema delle lapidi toponomastiche rappresenta l’elemento cardine del sistema di orientamento, talvolta l’unica indicazione possibile per conoscere la propria posizione. Allo stesso tempo costituisce la narrazione della storia della città, i cittadini illustri, i luoghi e le storie dimenticate, la toponomastica o meglio, l’odonomastica, permette di penetrare all’interno dell’identità cittadina. La forma urbanistica rappresenta una grande quinta di teatro, nella quale le classi dirigenti dell’Italia postunitaria hanno tentato di rappresentare i valori laici dell’ideologia democratica e liberale. Monumenti, targhe delle vie, lapidi, intestazioni, grandi edifici del nuovo governo urbano (finanze, poste, ferrovie), sono chiamati a rappresentare l’ambiente ideologico delle nuove credenze della politica cittadina, liberal-democratica, e sono veicoli di educazione civica. In tanto attivismo, c è anche una metafisica di fondo: l’immortalità laica era ritenuta riposare sulla memoria dell’umanità, a sua volta immortale, la quale andava dunque stimolata con segni visibili. Di qui monumenti, lapidi, intestazioni. Benché il processo abbia inizio nel periodo napoleonico, è soprattutto a partire dall’Unità che si afferma in Italia. Ogni città ha una propria identità civica, cioè una propria autorappresentazione, compiuta dalle élite locali, che orientano lo sviluppo urbanistico, da un lato, e lo riempiono poi con sovrapposizioni rappresentative e stilistico architettoniche. Non sempre poi i nomi nuovi riescono ad affermarsi. Anzi, in certi casi, si avverte una resistenza della popolazione, che continua a usare il vecchio, anche per consuetudine, da cui l'uso degli uni e degli altri per indicare uno stesso luogo, una strada, una piazza.
ALLA RICERCA DELL'IDENTITÀ DI LUOGO
LAPIDI E TARGHE A BERLINO, VICTORIA
MADRID, GERUSALEMME, PARIGI, FEZ
ALLA RICERCA DELL'IDENTITÀ DI LUOGO
PALAZZO DEI PRIORI, AREZZO
ALLA RICERCA DELL'IDENTITÀ DI LUOGO
LAPIDI TOPONOMASTICHE NEGLI ANNI TRENTA
LAPIDI TOPONOMASTICHE
L'AREA OGGETTO DELL'INTERVENTO
DUE NUOVI LETTERING PER LE LAPIDI TOPONOMASTICHE
BODONI ARRETIUM TITLING
Il nuovo carattere Bodoni Arretium Titling è stato ridisegnato partendo dagli stilemi dei caratteri, già presenti in molte lapidi presistenti e classificati come lettering A. Qui sopra alcune immagini delle vecchie lapidi da cui sono stati ricavati, si noti in particolare le lettere A, C, G, R, M e le rispettive ricostruzioni in formato digitale.
DUE NUOVI LETTERING PER LE LAPIDI TOPONOMASTICHE
ARRETIUM TITLING
Anche il carattere, Arretium Titling, è stato ridisegnato partendo dagli stilemi dei caratteri, già presenti in molte lapidi presistenti e classificati come lettering B. Nelle immagini si possono osservare le caratteristiche più pronunciate nelle lettere C, T, E,L, S . Inoltre è interessante osservare come la lettera R risulta essere molto originale e caratteristica della città di Arezzo. Questa forma particolare della R con il piedino a punta molto pronunciato, oltre che in molte lapidi toponomastiche, si ritrova in molte scritture all’interno del cimitero monumentale della città datate inizio novecento.
LE NUOVE LAPIDI TOPONOMASTICHE
DIMENSIONI E LEGGIBILITà
Le dimensioni delle lettere sono state calcolate per mantenere una buona leggibilità ad almeno 30 mt di distanza.
LE NUOVE LAPIDI TOPONOMASTICHE
GERARCHIA DELLE INFORMAZIONI
E GRIGLIA DI COMPOSIZIONE
La griglia di composizione si è resa necessaria per integrare più informazioni con peso e importanza diversa, cercando comunque di mantenere una leggibilità generale entro i parametri ottimali.
SCENOGRAFIA URBANA E SOSTENIBILITÀ
LAPIDI
TOPONOMASTICHE
02
LAPIDI TOPONOMASTICHE
I NUMERI
informativa cookies
wmldesign