> LE RAGIONI DEL PROGETTO
> UN MODELLO DI SVILUPPO
URBANO SOSTENIBILE
“METTERSI NELLE SCARPE DEI CITTADINI”
“Il modo più efficace per progettare i luoghi pubblici è quello di pensare come una persona comune, spesso le persone che usano i sistemi della città sono probabilmente molto diverse da quelle che le progettano. Hanno delle motivazioni diverse e dei livelli diversi di familiarità con la città, i suoi luoghi, le sue funzioni. Il metodo migliore è mettere noi stessi nelle loro scarpe questo ci darà un idea fondamentale di quello che gli altri vedono e di quello di cui hanno bisogno.”
Il progetto sistema integrato
La frammentazione delle competenze e della gestione di una città è stata superata dal progetto attraverso un approccio trasversale ed interdisciplinare. Quando abbiamo analizzato ogni singolo elemento, lo abbiamo fatto sempre nel suo contesto complessivo. Per es. analizzando il sistema delle facciate questo ha richiesto l’analisi dei cablaggi e del sistema dell’illuminazione, del colore e dei materiali dei rivestimenti, oppure l’analisi delle sporgenze delle vetrine dei negozi. Nel caso della problematica dell’invasività della cartellonistica o dei segnali stradali, questo ci ha fatto interagire con la necessità di recuperare o restaurare le lapidi stradali o con la problematica di una migliore comprensione del luogo. La comprensione del luogo ci ha indicato la soluzione delle mappe e degli itinerari e di conseguenza ci ha fatto interagire con il progetto di promozione turistica e commerciale della città. Il sistema informatizzato delle informazioni non poteva prescindere da un catasto del patrimonio pubblico, la costruzione di questo catasto è stata fondamentale per l’analisi della problematica nel suo insieme, allo stesso tempo l’informatizzazione di questo catasto sarà fondamentale per la gestione e la manutenzione del patrimonio pubblico, in una logica, appunto, di sviluppo sostenibile.
Un modello sostenibile
La città è un soggetto complesso, è un ambiente grande e diverso, pieno di persone che interagiscono una con l’altra, vanno al lavoro, la visitano, oppure che semplicemente passano per strada. La città come una foresta, o come un giardino, se trascurata o lasciata al suo destino cresce in modo incontrollato, dispersivo e tende naturalmente a soddisfare i bisogni immediati. Una città senza regole, controllo e manutenzione diventa un soggetto che si sviluppa in modo disordinato e dispendioso in termini economici, sociali e ambientali e quindi non sostenibile. Il progetto ha tenuto conto di questo e ha cercato di contrapporre un altro modello.
La città per chi ci vive o per chi la vuol visitare deve essere aperta, facile, accessibile. Aperta per gli affari, aperta per il vivere, aperta per l’esplorazione. Facile da raggiungere, facile da percorrere, facile da capire. La città deve essere accessibile: nessun gruppo di persone deve rimanere fuori da ciò che la città offre.
Ma il progetto di Scenografia Urbana ha voluto confrontarsi anche con un altra problematica relativa allo sviluppo sostenibile che è quello delle risorse economiche.
Un possibile modello oltre a mantenere e proteggere il proprio patrimonio storico architettonico ed artistico deve cercare le risorse economiche per il suo mantenimento e per garantire ai propri cittadini e alle generazioni future la possibilità di soddisfare i propri bisogni. La valorizzazione del suo patrimonio va in questa direzione, protetto e mantenuto, questo valore può essere venduto nel mercato internazionale, può attrarre investimenti e risorse così da contribuire alla crescita economica della città.
SCENOGRAFIA URBANA E SOSTENIBILITÀ
INTRODUZIONE
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