AFFRESCO
URBANO
06
> IL PROGETTO
> LA PITTURA MURALE
> IL METODO
> L'AFFRESCO
Il progetto consiste nella realizzazione di un affresco monumentale su incarico della Seum / Scuola Europea dei Mestieri, su una parete delle scale mobili che collegano il parcheggio Pietri con la parte alta della città storica di Arezzo, circa 200 metri quadrati, ricavato da un particolare della Battaglia di Eraclio del maestro rinascimentale Piero della Francesca (appartenente al ciclo della Leggenda della Vera Croce posto nella chiesa di San Francesco ad Arezzo). L’opera è stata realizzata nell’arco di due settimane di lavoro (16-29 Ottobre 2011), da un gruppo composto da 16 allievi provenienti da Argentina, Francia, Germania, Israele, Palestina, Polonia, Spagna, Stati Uniti e Italia.
La formazione e il mestiere
L’obiettivo è il mantenimento e la valorizzazione di mestieri e tecniche in via di sparizione. In particolare l’affresco, che rappresenta una tecnica antichissima con importanti riferimenti con il nostro patrimonio storico architettonico, diviene dunque uno straordinario strumento promozionale e di marketing territoriale. L’esperienza maturata ha consentito di mettere a punto una metodologia efficace in un tempo limitato, che permette agli allievi di apprendere i rudimenti essenziali necessari alla realizzazione di un affresco. La particolare complessità della tecnica: la conoscenza della tipologia del supporto, i diversi tempi di reazione in funzione delle condizioni climatiche, le variazioni cromatiche nel tempo impongono all’allievo di eseguire una serie di riflessioni prima e durante la realizzazione dell’opera. Questo approccio metodologico costituisce un bagaglio culturale ed esperienziale che sarà utile anche nella esecuzione di differenti mestieri. Un altro elemento che caratterizza il percorso formativo della Scuola è costituito dall’esortazione a ricercare la soddisfazione nello svolgimento del proprio mestiere. La passione e la continua ricerca di soluzioni migliorative ed innovative divengono il motore del proprio fare e uno dei principi della propria esistenza. E’ evidente che il particolare contesto storico architettonico favorisce questo atteggiamento, gli allievi sono immersi in un paesaggio spesso a loro sconosciuto, ricco di riferimenti alla tradizione e dove la passione e la maestria del fare trasuda da ogni pietra. Apprendere un mestiere è qualcosa di molto complesso. Non è costutuito solamente da tecniche e savoir faire, esso vive e si alimenta del contesto sociale ed economico. Se si separano le tecniche dal loro contesto, si possono creare dei buoni professionisti ma giammai degli uomini del mestiere.
Un progetto di riqualificazione urbana
L'intervento fa parte del progetto Scenografia Urbana ed ha come obiettivo la valorizzazione di un percorso fondamentale per la città, molto frequentato e di grande valore simbolico.
Mentre l’involucro dell’edificio ed il suo inserimento ambientale non alterano negativamente lo spazio circostante, che anzi qualificano con un segno forte e marcato, la sistemazione dello spazio interno denotano una scarsa attenzione per i dettagli e emerge una malcelata sensazione del non finito. L’approccio alla città storica non può avvenire attraverso un non luogo, più simile alla galleria di un qualunque supermercato che ad un percorso che prepari alla ricchezza e specificità della città murata. L’inadeguata illuminazione con tubi fluorescenti, i rumori stridenti della scala mobile, il continuo e fastidioso rincorrersi di spot pubblicitari e musica improbabile accompagnano il visitatore.
Dal punto di vista tecnico è prevista la realizzazione di una contro parete in cartongesso antiumido a ridosso del muro di contenimento del terrapieno sulla parete destra scendendo. Questa nuova parete garantisce la ventilazione della muratura soggetta a possibili infiltrazioni di umidità, non pregiudica la possibilità di intervenire sul lato a monte senza danneggiare l’opera e consente una facile manutenzione ed un eventuale futuro smontaggio. La struttura in alluminio non interagisce con il meccanismo del montascale e si interrompe prima di raggiungere il solaio della copertura per permettere l’areazione della muratura e l’installazione dei punti luce, le casse e le telecamere che dovranno essere smontate e spostate. I pannelli di cartongesso sono pretrattati con un aggrappante tipo coras ed un successivo strato di intonaco rasante, costituito da calce
e caricato con resine, che costituisce il supporto della pittura. Lo spostamento sulla parete opposta degli stendardi degli artisti aretini costituirà un rafforzamento del concetto del mestiere in divenire e completerà la scenografia della gallerie delle scale mobili. Per la realizzazione della sinopia si prevede l’utilizzo di cartoni che riprodurranno alla grandezza necessaria porzioni della opera che verrà abbozzata dagli allievi sui pannelli in cartongesso. In considerazione del numero degli allievi (16) si prevede l’utilizzo di 4 trabattelli ed un idonea copertura della pavimentazione. Il progetto dovrà essere completato dalla sostituzione del sistema di illuminazione, attualmente ottenuto con tubi fluorescenti, con proiettori con lampade al sodio ad alta pressione per ottenere una luce calda ma evitando la prevalenza gialla ( 2500 -3000° kelvin). I proiettori dovranno essere orientati verso il solaio di copertura, e per mezzo di una vela di tessuto traslucida, ottenere una luce riflessa. Altri proiettori a luce bianca saranno orientati verso l’affresco con una luce 3.500° kelvin.
AFFRESCO URBANO
IL CONTESTO AMBIENTALE
AFFRESCO URBANO
IL PROGETTO
SCENOGRAFIA URBANA E SOSTENIBILITÀ
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